Xiaomi segue le orme di Samsung ed esplode dalla vergogna

E la storia si ripete ma questa volta il protagonista non è Samsung con il suo Note 7 ma Xiaomi, la quale ha registrato in questi giorni diversi dispositivi esplosi in Cina a causa di problemi legati come sempre alle batterie presenti negli smartphone.

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Xiaomi esplode in Cina

La società si è scusata per l’accaduto ed ha affermato di aver avviato un’indagine per capire cosa abbia provocato l’esplosione di due smartphone, il Mi Max e il Mi 4c. Non è di certo la prima volta che accade, lo scorso luglio un Mi 4i e un Mi5 hanno fatto la medesima fine, per fortuna i consumatori non hanno riportato danni o lesioni corporali in quanto gli smartphone erano in carica ma sono stati ovviamente rimborsati.

Perchè le batterie esplodono?

Le batterie agli ioni di litio sono note per il surriscaldamento e tendono ad espandersi prendendo fuoco o nel peggiore dei casi “scoppiare”. Molti dispositivi equipaggiati con potenti batterie di questo tipo non sono ammessi nei voli per evitare spiacevoli situazioni. Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Stanford, il problema legato all’esplosione delle batterie risiede proprio nel surriscaldamento delle stesse.

Per dimostrarlo è stato condotto un esperimento nel quale la batteria incriminante è stata circondata con un sottile filo conduttivo contenente particelle di nickel, al surriscaldamento della batteria essa si espande. Attualmente sono in fase di test le prime batterie “sicure” in grado di spegnersi automaticamente e raffreddarsi nel caso in cui vi sia un possibile rischio di surriscaldamento e quindi esplosione, ma fino ad allora se il vostro smartphone è caldo, sopratutto in carica, evitate di stare a contatto con lo stesso e magari staccate la spina per poi contattare il produttore, sopratutto se si tratta di un Note 7 o uno Xiaomi come in questo caso.

Per quanto riguarda Samsung attualmente la casa è al lavoro per la produzione di nuovi Note 7 “sicuri” che verranno commercializzati dal prossimo mese, per quanto riguarda quelli già venduti, la casa consiglia di restituirli per avere il rimborso o un nuovo dispositivo una volta disponibile sul mercato. Di recente Samsung si è trovata di fronte a casi nei quali l’esplosione del Note 7 ha provocato danni seri e forse permanenti ai suoi clienti.

Vi sono due tipologie di Note 7 attualmente in commercio, una serie prodotta da una sussidiaria di Samsung che sono soggetti ad una esplosione della batteria e un’altra invece sicura in quanto il processo di produzione della batteria è avvenuto con estrema cura. Se volete tagliare la testa al toro come si suol dire, restituite il vostro smartphone!

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