Il caffè è il compagno inseparabile ed indispensabile per una enorme platea di consumatori in Italia, in quanto corrisponde ad una bevanda che non è solo tale come viene percepita ma risulta essere un elemento abitudinario e culturale, che inevitabilmente è finito sotto la lente di ingrandimento di un contesto sempre più attento agli effetti di cibo e bevande in corrispondenza delle malattie e patologie varie, come la glicemia alta, che non considerabile propriamente tale, pur essendo spesso correlata ad altri disturbi, come ad esempio il diabete di tipo 2, la variante più comune tra gli adulti.
Bere caffè è quindi qualcosa di particolarmente comune, tra chi lo considera decisamente benefico ma anche i detrattori non sono pochi, in Italia come all’estero anche se il nostro paese è statisticamente un grande consumatore di caffè.
Il caffè che effetto ha su chi ha la glicemia alta?
Caffè e glicemia alta: quali sono gli effetti?
Caffè – glicemia risulta essere un connubio che da sempre fa a dir poco discutere, in quanto diversi studi evidenziano una forma di effetto positivo a lungo termine sulla capacità dell’organismo di tenere maggiormente sotto controllo i valori di glucosio del sangue (ovviamente viene considerato il caffè senza zucchero) ma altri studi evidenziano una tendenza opposta. Dov’è la verità?
In realtà non esiste una risposta unica e definita: molto dipende dal tipo di metabolismo singolo dell’individuo ma anche dalle abitudini: il caffè è uno stimolante in tutto e per tutto ma allo stesso tempo è solito creare una forma di abitudine e dipendenza da parte di chi ne fa uso costante.
“Fisicamente” il contenuto di una tazzina di caffè, senza zucchero, non è negativo per la glicemia alta, anche se è bene non eccedere con la quantità e chi soffre di questa tendenza dovrebbe evitare di consumarne troppo ed in modo troppo legato ad uno specifico momento della giornata, ossia mai tutto assieme o quasi, ma disporlo in varie fasi della giornata, ed in linea di massima un buon limite giornaliero è di 3 tazzine di espresso al giorno.
Il caffè infatti accellera il metabolismo e questo rende consigliabile consumare caffè durante la digestione o a fine pasto così da massimizzarne gli effetti positivi e di non incidere sull’aumento dei livelli di glucosio del sangue.
Anzi alcune ricerche hanno rilevato come il caffè assunto poco prima dell’inizio della digestione possa rallentare l’assorbimento degli zuccheri dovuto all’assunzione di cibo e ciò può agevolare chi deve fare i conti con la glicemia alta.