Cosa mettere sulle orchidee per farle fiorire? Ingrediente segreto

Nell’ambito floreale, le orchidee corrispondono ad una variante che pur essendo ricca di sotto generi, viene erroraemente ma generalmente associata ad una sola “famiglia” , quella delle orchidee, la cui fioritura viene considerata qualcosa di non affatto banale.  Far fiorire le orchidee infatti risulta essere per la pianta un processo “dispendioso” e che può essere incentivato dall’intervento “esterno” vero e proprio.

Si tratta infatti di piante che prediligono un habitat specifico e pur essendo adattive, possono essere considerate di crescita perenne o comunque annuale solo se specificamente disposte.

Tra le particolarità estetiche delle orchidee va menzionato l’aspetto dei petali, che è molto divrerso tra le varie tipologie presenti in natura.

Come far fiorire le orchidee? Ecco qualch consiglio e l’ingrediente segreto

La “famiglia” delle Asparagales è diffusa prevalentemente in condizioni di ambiente tropicale, anche se da oramai svariati secoli l’aspetto gradevole e particolare delle orchidee hanno favorito l’introduzione anche in Europa.

Spesso sono acquistate direttamente in vaso, anche se le diverse condizioni come l’esclursione termica, un numero di luce solare non sufficiente, oppure una innaffiatura non sufficiente così come eccessiva sono fattori possono rendere più difficoltosa la fioritura.

A livello “naturale” la fioritura delle orchidee domestiche è diffusa da gennaio a marzo, anche se molto dipende dalle condizioni dell’ambiente. Oltre a necssitare di molto sole anche non troppo diretto, le orchidee hanno bisogno di un terreno ben drenante e di un’oppuna concimazione.

Sono anche piante che hanno bisogno di un terreno specifico per orchidee.

Resta una pianta che ha bisogno di un terreno ricco ed alcuni rimedi come l’immersione del vaso (opportunamente forato alla base) per circa 20 minuti in una bacinella d’acqua, lasciandola poi scorrere bene dall’umidità in eccesso. Questa procedura spesso migliora l’apporto nutritivo dell’acqua, se effettuato almeno 1 volta ogni due settimane.

Una corretta forma di cambiamento termico è essenziale, soprattutto in inverno: per stimolare la fioritura molti lasciano la pianta fuori la propria abitazione durante la notte per riprenderla e “rincasarla” di primo mattino, differenza ambientale e di temperatura che risulta essere spesso un buon incentivo per “spingere” verso la fioritura.

Una soluzione acquosa formata da potassio e fosforo si rivela essere assolutamente utile per incentivare la pianta a fioririre o a rifiorire, anche se è un trattamento che va effettuato con una buona regolarità.

Poco prima e durante la fioritura è opportuno sospendere momentaneamente la fertilizzazione, così che la pianta possa orientare buona parte delle propri energie nello sviluppo dei fiori.

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