Pochi fiori riescono ad essere così riconoscibili, interessanti ma altresì particolari dal punto di vista biologico ed anche nello sviluppo “casalingo” come le orchidee che sono molto duttili dal punto di vista dell’habitat ma che necessitano di cure relativamente particolari sia per la fioritura che per la conservazione.
Come far fiorire le orchidee? Ecco il trucco semplice e veloce
Le orchidee fanno parte del gruppo vegetale noto come Orchidaceae che a sua volta è parte del gruppo di piante Asparagales. Queste sono disposte naturalmente ad adattarsi a contesti molto diversi, essendo in grado di trarre nutrienti non solo dal terreno ma anche da altri elementi, come quelli in decomposizione.
Anche se si acquista una orchidea in vaso, spesso una volta ultimata e completata la fioritura si può avere una difficoltà a far rifiorire, questo perchè il fiore necessita di condizioni specifiche che se rispettate possono garantire una fioritura tutto l’anno.
In primis, le orchidee necessitano di una quantità di luce praticamente costante, anche non “diretta” ma comunque presente e sufficientemente continua, mentre in inverno le orchidee possono essere posizionate in pieno sole durante tutta la giornata in quanto i raggi solari sono più deboli.
Essenziale anche considerare di utilizzare un terreno sufficientemente ricco di nutrienti come fosforo e potassio, in quanto la fioritura dell’orchieda è sensibilmente più complessa rispetto a quella di altre piante, e necessita di un compendio di nutrienti maggiore.
Va ricordato che l’orchidea necessita di un ambiente sufficientemente umido, pari a circa il 60/70%, inoltre per stimolare la fioritura è una buona idea sviluppare una forma di sbalzo termico di almeno 7/10°C attraverso una vera e propria escursione termica.
E’ possibile far ciò semplicemente disponendo la pianta in vaso al di fuori della nostra abitazione durante la notte la riportiamo all’interno durante il mattino, condizione che agisce da stimolante (basta farlo per alcuni giorni).
