Le monete corrispondono ad un valore affettivo ma anche storico che da sempre ci accompagna per praticamente tutta la vita, ed è abbastanza normale una forma di “affezione” ma anche di resistenza quando nel 2002 la lira è stata sostituita dall’euro. Le lire infatti hanno fatto parte della cultura del nostro paese per numerose decadi, e la 500 lire ha avuto fin da subito, e fino alla fine, un enorme potere riconoscibile.
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Anche se si tratta di una emissione non così antica, la 500 lire è stata coniata dal nostro paese in svariate versioni, a partire dalla seconda metà dele 20° secolo. La versione monetaria infatti della 500 lire non esisteva prima dell’istituzione della Repubblica, e la prima nonchè per molti più importante è stata la 500 lire Caravelle.
L’emissione è stata coniata dalla metà degli anni 50 per un decennio circa in buone quantità, prima di diventare a partire dal 1967, una emissione coniata in numero limitato solo per i collezionisti.
Il nome deriva dalle 3 caravelle disposte su uno dei lati, un richiamo alla spedizione di Cristoforo Colombo verso le Americhe nel 1492.
Questa emissione presenta sull’altro lato un volto femminile di profilo circondato dagli stemmi delle regioni italiane.
Normalmente queste 500 lire, realizzate in argento, non hanno un valore così importante, in quanto abbastanza diffuse, eccezion fatta per una versione considerata “di prova” del 1957. In quell’anno infatti fu decisa la forma e tutte le caratteristiche per la diffusione che sarà effettuata a partire dall’anno successivo in tutto il paese.
Queste monete di prova sono anche famose per essere molto più ambite perchè rarissime: riconoscibili dalla scritta Prova sull’angolo sinistro del lato con le caravelle oltre alle bandiere sulle vele che sono disposte a sinistra invece che a destra.
Le emissioni di questo tipo sono poco più di un migliaio, ed in ottimo stato possono valere da 3000-4000 euro fino a oltre 12 mila euro per esemplari messi all’asta.