Fin da tempi antichissimi l’oro ha avuto un ruolo a dir poco fondamentale nell’ordinamento tradizionale dell’economia. Statistticamente questo elemento chimico è stato il primo “vero” metallo ad essere stato scoperto, addirittura durante la Preistoria ma solo con le prim forme di società e con le prime forme di metallurgia questo metallo ha acquisito un importante impiego. Il prezzo dell’oro è stato alla base di tutte le economie rilvanti riconosciute come tali, ed anche se nel corso degli ultimi secoli è stato affianato da altre risorse, il valore dell’oro sta rapidamente riprendendo quota.
Prezzo dell’oro: il dato odierno sorprende tutti
Sono lontani i tempi in cui l’oro corrispondeva al sistema aureo, ossia uno in cui un qualsiasi oggetto composto da una percentuale rilevante di questo metallo poteva effettivamente essere utilizzato come “moneta”. Fino all’inizio del Novecento una economia basata sull’elemento chimico in questione era ancora fortemente in uso, ma con il tempo la disponibilità maggiore di oro e la differenziazion del mercato ha portato un graduale “abbassamento” del valore dell’oro.
Tuttavia in condizioni di crisi finanziarie questo elemento torna con buona regolarità a toccare picchi rilevanti, ad esempio esercitando una forma di potere importante anche da parte dei piccoli risparmiatori.
Con la graduale crisi energetica ed instabilità economica, l’oro ha visto il proprio prezzo impennarsi ben oltre il 15-20 % rispetto a pochi anni fa: oggi “vale” dal punto di vista finanziario più di 2000 dollari per oncia troy, unità di misura specificamente concepita per misurare i metalli preziosi e le pietre di valore.
Un oncia troy corrisponde a 31,1034768 grammi, ed approssimativamente il valore in grammi di un grammo di oro puro è sempre più vicino ai 60 euro, con concrete possibilità di nuovi incrementi nel breve – medio periodo.
E’ anche un fenomeno tenuto sotto controllo e generalmente considerabile parte di qualsiasi forma di bene rifugio, categoria di cui l’oro fa parte.
