Uno dei piatti più amati della nostra cucina sono gli spaghetti alle vongole, che con il loro profumo inconfondibile e il sapore cremoso lo rendono uno dei piatti più richiesti in tutti i ristoranti.
Ed è proprio quel sughetto che avvolge la pasta che trasforma un semplice piatto di spaghetti in un vero e proprio capolavoro.
Il problema è che, spesso, quella cremosità che si trova negli spaghetti mangiati al ristorante non si riesce a replicare a casa. Tantissime persone, infatti, si chiedono quale sia il segreto per creare quel sughetto denso che amalgama perfettamente tutta la pasta.
In questo articolo riporteremo la ricetta dello chef stellato che svelerà questo segreto.
Spaghetti alle vongole: ecco la ricetta dello chef stellato da leccarsi i baffi
La ricetta ideale per gli spaghetti alle vongole nasconde tre segreti secondo i grandi chef stellati: la quantità di vongole, la loro cottura e la cottura degli spaghetti.
La quantità di vongole è importantissima e deve prevedere almeno 250 grammi per ciascun commensale, altrimenti il consiglio è quello di non cimentarsi proprio in questa pietanza. Le vongole, ovvio, sono veraci e vanno curate, il che significa non farle diventare gommose durante la cottura. Il segreto è che le vongole vanno tolte dalla padella nel momento in cui si stanno aprendo, insomma appena le valve fanno vedere il frutto. A quel punto bisogna prendere delle pinze e appena aperte vanno dal fuoco e messe in un recipiente a parte. Non aspettare quindi che tutte si aprano prima di toglierle.
Infine c’è la cottura degli spaghetti, che vanno saltati pochissimo e quindi non 10 minuti come riporta l’indicazione sulla confezione. Insomma gli spaghetti vanno scolati giusto due minuti prima e infine risottati nel liquido delle vongole. Fatto questo il piatto sarà pronto ed avrà la stessa cremosità e lo stesso sapore di quello che si trova nei migliori ristoranti stellati.
Patrizio Annunziata
Giornalista pubblicista dal 2016 da sempre appassionato soprattutto di calcio e dello sport in genere. Non disdegno di impegnarmi anche in altri argomenti, perchè si è giornalisti a 360 gradi.
