I nostri risparmi in banca appaiono sempre meno al sicuro, a causa delle situazioni geopolitiche instabili degli ultimi anni. Abbiamo paura che qualora la nostra banca dovesse dichiarare fallimento, anche i nostri risparmi brucerebbero con la potestà della banca. Ma è proprio così? Alcuni casi che hanno sconvolto l’Italia hanno dimostrato che i risparmi non sono al sicuro, sebbene siano migliorati i diritti dei correntisti.
Mettere dei soldi in banca così da rendere il nostro futuro più protetto dagli sconquassi economici è una pratica comune. La maggior parte delle persone accantona una parte dei guadagni sul proprio conto corrente così da avere un cuscinetto salva denaro in causo di uscite monetarie improvvise.
Quindi, si mette da parte un tot di denaro, e poi se la banca dichiara fallimento spariscono i nostri risparmi? Non proprio, in realtà esistono delle misure destinate a proteggere i depositi dei correntisti. Per esempio, negli Stati Uniti, la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) è responsabile di assicurare i depositi individuali fino a 250.000 dollari per depositante. E in Italia?
Risparmi in banca: come salvare il nostro gruzzoletto se la banca dichiara fallimento
I risparmi in banca sono generalmente sicuri, anche in caso di fallimento della banca. A variare è il tempo di consegna dei soldi messi a deposito in banca. Purtroppo la pratica legale della dichiarazione di fallimento richiede un tempo giuridico piuttosto lungo e possono volerci anche una decina di anni prima di rientrare in possesso dei nostri averi.
Per questo motivo, i correntisti quando devono lasciare in deposito delle somme piuttosto alte tendono a diversificare i depositi. Grazie a questa pratica soluzione, si assicurano di avere un rubinetto monetario sempre aperto e disponibile qualora un altro rimanesse bloccato a causa di un fallimento improvviso della banca.
Negli ultimi decenni, inoltre, anche il Governo si è mosso per evitare ai correntisti di far perdere i propri risparmi. Non a caso, alcuni risparmiatori stipulano delle polizze assicurative aggiuntive per salvaguardare il proprio patrimonio in caso di fallimento della banca.
Esiste poi un meccanismo secondo cui l’organo preposto alla salvaguardia dei risparmi in banca trasferisca i depositi alla banca acquirente in caso di fallimento e di acquisizione di una seconda banca. Perciò i correntisti possono accedere ai loro fondi attraverso la banca acquirente. Oppure usano l’escamotage della banca ponte, ossia un istituto temporaneo creato per custodire le attività e i depositi della banca fallita fino a quando non sarà possibile venderli a un’altra banca.