La busta paga sarà più ricca ad aprile per alcune categorie di lavoratori, così ci si potrà finalmente togliere qualche sfizio. L’aumento rientra nella schedulazione del Governo italiano per rendere gli stipendi maggiormente competitivi. Si tratta di una manovra messa in atto per scongiurare l’inflazione e il rialzo spropositato del caro vita.
Date queste premesse, è facile immaginare come questa manovra sia attuabile solo al 2023, sebbene il Governo stia attualmente lavorando per tagliare il cuneo fiscale almeno al 5%. Ma come si traduce questo taglio in pratica? Significa abbassare le aliquote IVA a carico del lavoratore così da ricevere uno stipendio più alto.
Inoltre, nella nuova Legge di bilancio è stato introdotto un bonus a uso esclusivo dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. Il contributo non sarà distribuito a tutti ma solo ai redditi più bassi, il quale arriva a un massimo di 57,69 euro mensili. A conti fatti, si tratta di una maggiorazione pari a quasi 700 euro annuali.
Busta paga più ricca ad aprile nel settore del commercio
La busta paga più ricca ad aprile sarà per i lavoratori che lavorano nel settore del commercio. Difatti, andando a sviscerare i vari contributi rilasciati dalla Legge di bilancio del 2023, ce n’è uno che interessa i lavoratori impiegati nel settore commerciale. Si tratta di un contributo totale pari a 350 euro, a cui si aggiungeranno altri 30 euro a titolo di anticipo per il mese di aprile.
In pratica il bonus è già stato versato in busta paga in due diverse tranche. Il primo versamento è stato fatto in concomitanza con lo stipendio di gennaio ed è stato fornito un anticipo di 200 euro. Con lo stipendio di marzo sono stati aggiunti altri 150 euro, a completamento del bonus riservato al settore.
Nonostante ciò, con il mese di aprile gli stessi lavoratori si vedranno accreditare altri 30 euro compensativi, i quali andranno a formare una sorta di anticipo di pagamento relativo al prossimo anno, ovvero in riferimento al 2024. Se ti stai chiedendo per quale motivo il bonus interessa solo il reparto commerciale, esiste una risposta ben specifica.
Nel corso del 2023 si sarebbe dovuto rinnovare il contratto nazionale di lavoro di categoria, quello specifico per il settore commerciale. Come possiamo evincere dal bonus, ciò non è avvenuto. Per ottemperare alla mancanza, il Governo ha pensato di introdurre un bonus una tantum che andasse a compensare l’accordo temporaneamente saltato. L’anticipo di 30 euro del prossimo anno fa pensare che probabilmente ci saranno problemi di rinnovo anche per l’anno a venire.