I bonifici risultano essere già dalla seconda metà dello scorso secolo la forma più sicura ed affidabile di trasferimento di denaro tra i conti corrente. Rappresenta anche la forma preferita da praticamente tutti gli organi bancari e dello stato perchè il sistema dei bonifici permette un’adeguata “osservazione” e controllo delle transazioni anche dal punto di vista fiscale. Il 21° secolo anche grazie ad una oramai affermata presenza di dispsitivi come gli smartphones e personal computer, è stato diversificato in altre categorie oltre a quello standard, come i bonifici istantanei, che sono oggi sempre più comuni nella scelta pratica.
Allerta bonifici istantanei: ecco cosa potrebbe accadere, attenzione
Come intuibile dal nome il bonifico istantaneo è una forma di bonifico che viene sviluppato e portato a termine in pochi istanti, generalmente la soglia temporale si aggira al massimo sui 15-20 secoondi. Funziona esclusivaamente per i paesi dell’area SEPA, che condividono la medesima forma di struttura economica, in buona sostanza tutte le nazioni dell’Eurozona ma anche stati come il Regno Unito ne fanno parte.
Rispetto ad altre forme di bonifici, questa tipologia non risente delle tematiche tempistiche neanche inerenti alle festività ed agli o rari: l’istantaneo infatti viene ricevuto ed inviato in qualsiasi orario del giorno, che sia feriale o festivo.
Tuttavia non è sempre consigliabile farne uso indiscriminatamente: si tratta infatti dell’unica forma di bonifico che per sua stessa natura non è tracciabile, rispetto ad altre forme quindi è molto complicato definire letteralmente, una volta eseguito, di averlo effettivamente fatto.
Per questo motivo andrebbe utilizzato esclusivamente verso persone fidate, in quanto in altri contesti, ad esempio durante gli acquisti online tra privati, un venditore poco onesto potrebbe effettivamente chiedere di essere pagato con questa forma di bonifico per poi “sparire” successivamente.
In un secondo momento risulta molto complicato risalire alla transazione e ricevere un rimborso.
