Le uova sono un alimento presente in tutte le case, ma spesso non vengono consumate fresche e ci si dimentica se sono ancora buone o meno anche prima della loro naturale scadenza e questo può portare seri rischi per la nostra salute, infatti si possono contrarre importanti infezioni alimentari come la salmonellosi, che nei casi più lievi si dimostra sotto sintomi di vomito, diarrea, dolori addominali, febbre mal di testa, mentre in casi più gravi può indurci a ricorrere al ricovero in ospedale. Per scongiurare il rischio di questi spiacevoli effetti, è bene quindi accertarsi che le uova siano ancora buone, e per fortuna esistono dei trucchetti della nonna per farlo prima ancora di romperne il guscio.
Ecco il trucco geniale: perchè mettere le uova in acqua prima di consumarle
Il trucco geniale per capire se le uova sono ancora buone da consumare è quello di immergerle, uno alla volta, in un bicchiere di acqua a temperatura ambiente.
Se l’uovo è fresco e ancora buono da mangiare, si vedrà appoggiarsi sul fondo del bicchiere, mentre se non è più così fresco tenderà a salire a galla: questo perché tra il guscio dell’uovo ed il suo contenuto c’è una sottile membrana che, quando l’uovo non è più fresco, inizia a staccarsi, creando una camera d’aria che porta l’uovo a galleggiare. Trucco facilissimo da fare e sicuramente appropriato al di là della scadenza dell’alimento, ma anche dopo averle aperte le uova possono indicare molto sulla loro qualità.
Ad esempio una volta aperte se il tuorlo è tondo, compatto e ben attaccato all’albume, siamo sicuramente di fronte ad un alimento fresco, al contrario se l’albume si presenta acquoso vuol dire che le uova sono vecchie e sarebbe meglio buttarle per non rischiare infezioni.
In generale è comunque consigliabile consumare le uova solo ben cotte, soprattutto se sono in casa da più giorni anche se sulla loro confezione non risultano ancora scadute.
Patrizio Annunziata
Giornalista pubblicista dal 2016 da sempre appassionato soprattutto di calcio e dello sport in genere. Non disdegno di impegnarmi anche in altri argomenti, perchè si è giornalisti a 360 gradi.
