Come curare la camelia: tutto ciò che c’è da sapere

La camelia è una pianta rustica che ben si adatta ai climi freddi, ma che proprio durante il periodo invernale ha bisogno di attente cure per metterla nelle condizioni migliori per un’abbondante e prolungata fioritura. Di seguito elencheremo tutto quello che c’è da sapere sulla cura della camelia.

La camelia cresce bene al fresco

La camelia predilige i luoghi semiombreggiati ed il clima fresco, quindi in pianura vanno evitati i luoghi soleggiati e caldi, mentre in zone di media montagna possono resistere bene anche in pieno sole.

Sopportano in modo perfetto i freddi invernali e le coperture nevose, mentre soffrono le gelate di fine inverno-inizio primavera, che possono rovinare i boccioli ancora chiusi o, soprattutto, i fiori in fase di apertura.

Va annaffiata regolarmente

Nel periodo invernale la camelia ha bisogno di poca acqua ma distribuita regolarmente, anche se questo dipende dalle zone in cui è coltivata, infatti in alcune zone possono bastare le piogge, in altre è necessario bagnare il terreno soprattutto nel caso di piante prossime alla fioritura.

L’irrigazione è indispensabile per piante in vaso che non sono in grado di assorbire l’umidità naturale del suolo. Durante gli inverni secchi è fondamentale anche la regolare spruzzatura di acqua sulla chiome e sui bottoni fiorali, bisogna farlo nelle ore meno fredde della giornata, con acqua non gelida, questo rende più morbide le squame che racchiudono i fiori, favorendo l’apertura degli stessi e riducendo il disseccamento e la caduta precoce dei boccioli.

Usare un terreno acido

La camelia deve crescere in terra acida, con pH ideale compreso tra 5 e 6. Il substrato deve essere mediamente pesante, fertile, ricco di torba, queste condizioni sono fondamentali per ottenere una buona crescita delle parti verdi, un regolare sviluppo dei boccioli, anche durante il periodo freddo, un’intensa colorazione dei fiori e una più prolungata permanenza di questi in pianta.

Esemplari di modeste dimensioni possono essere facilmente mantenuti per molti anni in contenitori, purché questi siano ben profondi e sottoposti a regolari rinnovi del substrato.

I terreni poco acidi possono essere corretti con abbondanti apporti di torba pura, a partire dal mese di febbraio, quando i boccioli iniziano ad ingrossarsi, un intervento, che favorisce il regolare sviluppo delle parti vegetative e fiorali e che si deve ripetere almeno un’altra volta nell’anno, a fine primavera o a fine estate.

camelia

Giornalista pubblicista dal 2016 da sempre appassionato soprattutto di calcio e dello sport in genere. Non disdegno di impegnarmi anche in altri argomenti, perchè si è giornalisti a 360 gradi.