Da qualche ora, inaspettatamente, Vivo una delle case produttrici più importanti con sede sul territorio cinese ha ufficialmente annunciato al grande pubblico un nuovo ed intrigante device con a bordo il sistema operativo Android pronto ad aggredire la fascia media del mercato mobile, come da titolo stiamo parlando del Vivo Y69 dotato di un’estetica non proprio unica che risulta comunque piacevole alla vista. Analizzando la scocca, sicuramente sviluppata completamente in metallo, ospita un bel e ampissimo pannello touchscreen caratterizzato da una diagonale di ben 5.5 pollici associato ad una risoluzione HD pari a 1280 x 720 pixel.
Vivo Y69 è realtà, scopriamo insieme tutti i componenti hardware! Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo terminale del brand cinese
Oltre a quanto riportato poco sopra, il resto dei componenti hardware che troviamo a bordo del Vivo Y69 sono i seguenti:
- Piattaforma operativa Android Nougat aggiornata alla versione 7.0 con personalizzazione interfaccia Funtouch 3.2;
- Processore MT6580 di MediaTek;
- Memoria RAM di 3GB;
- ROM di 32GB espandibile tramite l’ausilio di una classica microSD;
- Fotocamera posteriore con sensore da 13 megapixel che dovrebbe garantire scatti di ottima qualità;
- Fotocamera anteriore con sensore da 16 megapixel indicata prevalentemente per chi fin da sempre ha amato i selfie;
- Batteria, in conclusione, è da 3.000 mAh sperando che offra un’autonomia soddisfacente.
Vivo Y69 è sicuramente un dispositivo molto interessante che secondo una nostra opinione comunque farà parecchia fatica a destreggiarsi nella fascia media del mercato mobile dove è già pieno zeppo di ottimi dispositivi con specifiche importanti.
In conclusione, il nuovo smartphone Android di Vivo sarà lanciato in commercio in due sole colorazioni, almeno inizialmente, le seguenti: Matte Black e Champagne Gold ad un costo ora come ora ancora ignoto. Nessuna notizia è emersa per un possibile rilascio del device in Europa. Appena avremo notizie a riguardo le riporteremo. Restate sintonizzati con noi.
