Allerta bollo auto: ecco chi pagherà di più tra qualche mese

Il bollo auto, conosciuto per anni con una nomenclatura differente (generalmente come tassa automobilistica) ed è un obbligo di pagamento sviluppato dallo stato che ha una funzione di imposta erariale da corrispondere una volta all’anno da parte dei titolari di un mezzo di locomozione come l’automobile. Il Bollo auto è una imposta a dir poco “sgradita”  e considerata ingiusta da una ricca percentuale della cittadinanza, anche perchè sono “nell’aria” alcuni aumenti.

E’ una tassa considerata poco gradita anche perchè orientata su una gestione legata alle regioni italiane (per realtà come  Friuli Venezia Giulia e Sardegna l’imposta viene gestita dall’Agenzia delle Entrate), che per questo motivo non è quasi mai gestita in modo uguale da regione a regione italiana.

Ma chi pagherà di più per il bollo auto?

Bollo Auto, cos’è veramente e come si calcola

E’ una tassa sul possesso del veicolo, che quindi non tiene conto della frequenza dello stesso, una sorta di “Canone Rai” applicato al contesto televisivo. L’importo viene calcolato  entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza.

Nel 2023 almeno per ora, il costo resta invariato per sommi capi, il calcolo viene commisurato in base alla potenza del veicolo registrata in Kw.

Il calcolo non è fisso, ma viene come accennato “deciso” dall singole regioni che ogni anno hanno la facoltà di modificare le varie condizioni ed esenzioni, per un calcolo preciso si può fare ricorso al portale ufficiale ACI, raggiungibile presso QUESTO indirizzo.

Al suo interno è possible inserire il proprio numero di targa del veicolo, che contiene tutte le informazioni necessarie.

Oltre alla potenza, viene considerata la capacità inquinante registrata attraverso le varie classi inquinanti, da Euro 1 a Euro 6. Sussiste una forma di “soglia” dei 100 km oltre il quale è prevista una maggiorazione.

Da diversi anni chi è in possesso di un veicolo che supera la potenza di 185 kW devono corrispondere ad una ulteriore maggiorazione, in vigore dal 2011, che calcola anche 20 euro in più all’anno sull’imposta per ogni Kw oltre i 185.

I veicoli che hanno una prima immatricolazione corrisposta da 20 a 29 anni possono godere di una forma di sconto in quanto veicolo d’annata, mentre oltre i 30 anni è preista l’esenzione completa, che per alcune regioni è anche corrispondente ad una esenzione per i veicoli ibridi o elettrici.

Per il 2023 è prevista una sanatoria, che riguarda anche i mancati bolli auto tra il 2000 e il 2015. Chi ha arretrati non superiori a 1000 euro in questo 2023 non dovrà corrisponderli.

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