Oramai parte del passato ma mai dimenticata, la lira italiana ha avuto un impatto estremamente importante non solo per i singoli cittadini ma anche nel senso specifico di unità nazionale, essendo stata la valuta monetaria per eccellenza del nostro paese, che ha ovviamente “ceduto il passo” all’euro, che ne ha preso il posto, in un contesto analogo a quello di quasi tutti i paesi dell’Unione Europea. Tuttavia emissioni come la 500 lire, in particolare nella sua versione d’argento con le caravelle, ancora oggi riesce ad essere estremamente interessante e fortemente capace di scatenare l’attenzione.
Anche chi non è particolarmente ferrato in ambito numismatico potrà facilmente ricordarsi l’aspetto di questa moneta indubbimente iconica per varie motivazioni, uno su tutti, gli oramai rarissimi pezzi riconosciuti come Caravelle al contrario, note anche come Caravelle controvento o sbagliate.
Ma quali sono questi esemplari, e soprattutto, quanto valgono?
Trova le 500 lire con le caravelle al contrario: ecco quali sono!
La storia della 500 lire d’argento in senso generico è fondamentale per lo sviluppo delle emissioni poi divenute comuni a partire dal contesto del dopoguerra: è stata la prima forma di moneta da 500 lire mai realizzata (questo taglio era concepito in tempi antecedenti esclusivamente nella forma cartacea come biglietto di banca), nonchè una delle più esteticamente rilevanti e dalla grande diffusione negli anni 50 e 60 del Novecento.
E’ stata anche una delle ultime monete italiane di grande diffusione ad essere realizzate in una lega d’argento.
Le 500 lire Caravelle sono state realizzate in ottime quantità dalla seconda metà degli anni 50 per circa un decennio, mentre in contesti successivi la zecca di Roma ha disposto unicamente la variante per i collezionisti in quantità molto limitate.
Le caravelle si stagliano su uno dei lati della moneta, si tratta di una raffigurazione delle 3 imbarcazioni affidate a Cristoforo Colombo nel 1492 per la prima e storica traversata che lo porterà a giungere nelle Americhe.
Le monete presentano un diametro di 29,5 mm e sono pesanti esattamente 11 grammi, sull’altro lato è presente un ritratto a mezzobusto di una donna di profilo.
Non è una moneta rara, quindi in quasi tutti i casi il valore medio oscilla tra 5 – 15 euro fino a 35 – 40 euro a seconda delle condizioni, discorso diversissimo se si tratta di una delle versioni con le caravelle al contrario, ossia uno dei 1004 esemplari di prova che presentano le bandiere sulle imbarcazioni a sinistra invece che a destra, conferendo alle navi l’idea di una navigazione controvento (metdologia comunque possibile per le “vere” caravelle).
Il valore in questo caso è altissimo, da 5000 euro per un esemplare in buono stato fino a 12 mila per uno in condizioni eccellenti di conservazione.