Allerta dieta Dukan: ecco cosa potrebbe accadere

La dieta Dukan prende il nome dal nutrizionista che l’ha inventata e cioè il francese Pierre Dukan, è un regime alimentare che consente di perdere peso molto velocemente, ma mette a dure prova il corpo perchè sono quasi assenti i carboidrati dando molto più spazio alle proteine, soprattutto nel primo periodo. Lo scopo di questa dieta è innescare il meccanismo della lipolisi, ossia la mobilitazione dei grassi corporei.

Questa particolare dieta prevede che il paziente effettui cinque pasti al giorno, che servono a bilanciare i nutrienti, i quali variano a seconda delle fasi, che sono in tutto quattro, che prevedono durata e bilanciamento diversi a seconda delle singole esigenze. Regola sempre valida è poi la moderazione.

E’ un regime alimentare che i classici nutrizionisti sconsigliano, proprio perchè ha effetti nel breve periodo e mette davvero a dura prova il corpo, infatti molte persone che la seguono hanno diversi svenimenti o semplicemente crolli fisici momentanei. Ma vediamo nello specifico come è formata questa dieta.

Dieta Dukan: come si sviluppa

Come abbiamo già accennato si tratta di un regime alimentari che viene suddiviso in quattro parti denominate: attacco, crociera, consolidamento e stabilizzazione.

L’attacco è la prima fase e la sua durata varia a seconda dei chili che si desidera perdere. Può quindi durare pochi giorni o fino ad una settimana. Durante questa fase si possono mangiare solo proteine, quindi alimenti come il salmone e la bresaola sono tra i più adatti ed in una giornata bisogna bere un litro e mezzo di acqua. Si passa poi alla seconda fase e cioè la crociera, che può variare a seconda dei casi. Il menù risulta essere più ampio rispetto alla prima fase, infatti si possono mangiare tutte le verdure escludendo però i carciofi. Nemmeno le patate ed il mais rientrano tra i cibi da poter ingerire. È sempre fondamentale l’assunzione di alimenti proteici che permettano di eliminare il grasso e la regola del bere molta acqua.

La terza fase, il consolidamento, si calcola in base ad un principio: 10 giorni per ogni chilo perso durante le prime due fasi. Durante il consolidamento si può mangiare frutta, pane integrale, formaggio, pasta, riso, legumi e patate, ma un giorno a settimana bisogna ritornare a mangiare solo cibi proteici. In questa fase va assunta molta crusca di avena.

Si arriva poi alla quarta ed ultima fase, quella della stabilizzazione, che non prevede grossi sacrifici, è quasi uguale alla terza e vanno evitati zucchero e dolci in genere.

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Giornalista pubblicista dal 2016 da sempre appassionato soprattutto di calcio e dello sport in genere. Non disdegno di impegnarmi anche in altri argomenti, perchè si è giornalisti a 360 gradi.

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