L’euro è entrato quasi “di prepotenza” nelle vite dei cittadini che fanno parte delle nazioni del vecchio continente che hanno aderito all’Eurozona, ossia il compendio di paesi che hanno aderito al “patto” della nuova valuta, che ha portato una lunga serie di nuove monete e banconte, a partire da quelle da 5, 10 euro fino a quelle di taglio maggiore.
La banconota da 10 euro è infatti, come tutte le altre, concepita per essere facile da riconoscere sia esteticamente nell’aspetto che nelle dimensioni da tutte le altre, e come ogni esemplare presenta delle particolarità che è bene non sottovalutare.
Il motivo è ovviamente incentrato sulla possibilità di avere a che fare con banconote false, che è anche uno dei motivi che hanno spinto la BCE a sviluppare progressivamente una seconda serie.
Banconota da 10 euro: ecco a cosa fare attenzione
Le banconote da 10 euro sono riconoscibili infatti per la tipica quanto caratteristica colorazione tendente al rosso fucsia, che pervade l’intera emissione, come si evince da entrambe le serie, sia la prima serie, che la seconda, che hanno mantenuto anche la stessa dimesione fisica di 127 × 67 mm.
Le raffigurazioni riportate fanno parte dell’arte romanica, che segue direttamente lo stile dell’epoca, pur non presentando “reali” monumenti (sono raffigurazioni artificiali). Dato il potere d’acquisto medio basso, la 10 euro non è una delle emissioni più falsificate, risultando essere al terzo posto dopo la 20 e la 50 euro.
Con la seconda serie delle 10 euro è cambiato anche il modo di riconoscere una banconota falsa da una autentica, secondo i vari parametri evidenziati direttamente dall’Unione Europea.
Sono infatti stati aggiunti con la seconda serie alcuni dettagli come Europa, figura mitologica greca presente sul centro ma anche a lato della banconota, oltre al 10 di colore verde smeraldo che diventa blu in caso di banconota autentica, mentre nella parte posteriore la striscia iridescente deve brillare se la banconota viene mossa.
Dal punto di vista collezionistico esistono alcuni rarissimi esemplari che presentano un vistoso dettaglio che riporta la scritta SPECIMEN, che identifica in maniera molto chiara lo stato di banconota Campione, esemplari concepiti esclusivamente per essere utilizzati in fasi diplomatiche, oltre che per essere custoditi dal presidente della Banca Centrale Europea.
La scritta è molto evidente, presentata in rosso in diagonale su ambo i lati, e si tratta della stessa scritta presente anche per le banconote Fac Simile, realizzate in carta normale.
Le “vere” Specimen da 10 euro però sono molto “danarose” e possono essere vendute per centinaia di euro, fino a 1500.