Quasi ogni forma di fiore tende ad avere un enorme potere “culturale” ed un impatto importante, ed in particolare le varianti “esotiche” o percepite come tali, come le orchidee mantengono una capacità importante di creare interesse. Proprio le orchidee, che evidenziano un’intero gruppo di vegetali, risultano essere delle varianti floreali molto apprezzati, spesso necessitano di cure specifiche e particolari.
Come altre forme di fiori, esistono anche per le orchidee varie forme di trucchi ed “alleati” che possono essere evidenziate anche da varie tipologie di spezia.
Metti questa spezia sulle orchidee: ecco cosa accade, pazzesco
Se trovare una pianta di orchidea è assolutamente semplice da trovare e far crescere anche in ambienti nostrani, essendo una specie adatttabile, pur proveniente dalle Americhe, risulta essere molto comune anche nel vecchio continente.
L’adattabilità viene riscontrata anche nella tradizionale forma di nutrimento: le orchidee sono infatti solite trarre nutrimento sia dall’acqua, dal terreno ma sono anche in grado di nutrirsi attraverso l’assimilazione di sostanze da organismi in decomposizione.
In “cattività” la fioritura di queste piante necessita però di un terreno sufficientemente specifico e di un compost altrettanto ricco, inoltre sono molto importanti le condizioni ambientali, ad esempio necessita di molta luce, anche se non sempre diretta e di un’adeguata idratazione tramite innaffiatura, che però non deve portare a far marcire le radici.
Per questo motivo molti riescono a far crescere una orchiedea senza particolari problemi, mentre attendersi una fiorutura è apparentemente più difficile.
Tuttavia una spezia comune in cucina come la cannella si rivela essere un validissimo alleato, sia in fase di coltura che di agente deterrente contro insetti, batteri e funghi.
Mescolata con dell’acqua, infatti una innaffiatura di cannella contribuisce a migliorare la salute della pianta ed aumenta la possibilità di avere dei fiori in salute, ma anche se questa soluzione viene applicata direttamente sulle foglie “malate” ha una funzione antibatterica.
