Il tonno in scatola è un alimento fresco, leggero, pronto da mangiare, rapida da introdurre nelle ricette e a lunga conservazione. Contiene molte calorie ma anche grassi buoni e proteine. Esso è tra gli alimenti più usati anche nelle diete ipocaloriche e anche dagli sportivi.
Perché il tonno in scatola fa male? Ecco la risposta
A differenza di quello fresco, si può trovare in tutti i supermercati ad un prezzo abbastanza basso. Stando agli esperti della nutrizione, è una grande alternativa al tonno fresco.
Può essere mangiato senza apprensioni. Bisogna però avere maggiore accortezza alla qualità che si predilige e alle indicazioni restituite sull’etichetta. Però, ci sono diversi fattori che possono operare sfavorevolmente sul prodotto e farlo essere meno sano a differenza di quello che si scopre in pescheria.
Sugli scaffali dei supermercati il tonno è rivenduto sia in lattina che in barattoli di vetro. Sebbene ambedue i formati siano sicuri per la salute di chi mangia, ci sono diversi motivi che ci conducono a prediligere il tonno custodito in vetro.
Ciò perché il barattolo di vetro permette di percepire il colore del pesce e determinare a vista d’occhio se si parla di un prodotto fresco o trattato. Un tonno in scatola di ottima qualità dovrà esibire un colore rosato. Il tonno in vetro è poi compatto rispetto a quello in lattina. Ciò è dovuto al fatto che il barattolo può racchiudere più carne.
Di conseguenza i filetti di muscolo vengono introdotti integri, conservando intatte le proprietà organolettiche dell’alimento. Come per tutti gli altri alimenti mantenuti, consumarne misure eccessive non è una buona idea per la salute. Non solo perché comprende un tasso di sale più grande per evitarne il danneggiamento, ma anche perché può racchiudere livelli più elevati di metalli pesanti e purine.
La misura perfetta di tonno in scatola da mangiare a settimana corrisponde a 1-2 confezioni piccole anche se è raccomandabile mutare dieta consumando il prodotto fresco di pescheria e altre molteplicità di pesce.
