I buoni fruttiferi, sono sempre molto comuni e apprezzati. E proprio in questo periodo conviene molto, sottoscriverne uno dato che per quelli a breve periodo, ci sono alti tassi di rendimento fino al 4,50%.
Sono il prodotto di investimento in assoluto preferito dagli italiani soprattutto all’aumento dei tassi dallo 0,5% al 2% a metà 2022. Inizialmente, questo aumento era solo i Buoni fruttiferi postali di nuova emissione, ma a a causa dell’inflazione i tassi poi sono aumentati anche per quelli in circolazione.
Gli italiani anche se sono un popolo di risparmiatori, preferiscono comunque non investire e quindi non rischiare. Infatti, la liquidità in Italia è molto alta. Ovviamente quando si sottoscrivere un buono non bisogna lasciarlo lì per troppo tempo dato che non frutteranno dopo un periodo di tempo e anche a causa dell’inflazione stessa.
Quindi per questo motivo i buoni fruttiferi sono la soluzione ideale se si vuole genere al riparo i propri soldi per un breve periodo di tempo. In circolazione ce ne sono circa 46 milioni.
Buoni fruttiferi, ecco la novità di Poste Italiane: se fai questo…
Come stavamo dicendo prima i tassi dei buoni sono aumentati nel 2022, lo stesso vale anche per il 2023, in cui alcuni di essi hanno raggiunto fino al 4.50%.
Si tratta di quelli dedicati ai minorenni che hanno una durata variabile rispetto agli altri buoni. È variabile perché appunto è collegato alla maggior età della persona a cui è stato intestato il buono.
Oltre a quello, tra i migliori troviamo il 4×4 che dura appunto 16 anni ed ha un rendimento annuo lordo del 3%.
È possibile sempre richiedere il rimborso ma gli interessi maturano soltanto dopo
quattro, otto e dodici anni.
A seguire per il mese di aprile troviamo il
Buono Rinnova che può essere sottoscritto solo da chi ha dei titoli scaduti e rimborsati dal 20 settembre fino al periodo di collocamento del buono.
