I carciofi corrispondono ad una conosciuta e molto utilizzata in cucina forma di ortaggio che è utilizzata da molti secoli alternativamente anche in ambito medicinale. L’aspetto ma anche il sapore dei carciofi sono inconfondibili anche se non sempre queste sono conosciute interamente. Si può sicuramente considerare i carciofi importantti per la dieta, ma il loro consumo ma fa veramente bene?
Mangiare carciofi fa bene alla salute? Ecco la risposta
E’ una forma di ortaggio che trae ispirazione nel nome dal turco ḵuršūf mentre in Italia settentrionale è anche chiamatto in molti dialetti con un’incidenza francese, articiocco” o “articioc” probabilmente da artichaut.
Il carciofo è uno dei segreti di numerosi piatti, ed ha importanti capacità benefiche riscontrabili ad esempio a proposito del fegato, in quanto possiede funzioni di protezione di questo importante organo oltre a contribuire al suo corretto funzionamento.
Inoltre sono completamente adatti ad una dieta ipocalorica se consumati con condimenti semplici, essendo poveri di calorie ed al contempo ricchi di fibre e minerali.
Grazie alla buona carica diuretica ed al contenuto importante di acqua favorisce il dimagrimento anche perchè stimolano una corretta digestione ed essendo dotati di un ottimo potere saziante sono generalmente adatti per “spezzare” la fame.
Sono anche presenti elementi come acido caffeico, acido ferulico, e tutta una serie di agenti antiossidanti che servono ad agevolare il ricambio cellulare ed allo stesso tempo ritardare l’invecchiamento delle cellule.
Non presentano partitcolari effettti collaterali, anzi sono generalmente “sicuri”, anche se una buona parte degli agenti nutritivi menzionati poc’anzi tende a “perdersi” con la cottura, per questo motivo è consigliabile una poco aggressiva così da godere al massimo delle proprietà di questo ortaggio considerato un vanto per la cultura mediterranea.
Il consumo deve essere limitato per chi fa ricorso a medicinali diuretici ed anche per chi soffre di coliche biliari data la tendenza a stimolare i condotti biliari.
