La notizia di oggi è che la crisi economica si è fatta pressante anche sui pensionati, soprattutto per coloro che prendono un trattamento pensionistico alquanto basso.
Gli aumenti nelle bollette di luce e gas e i rincari dei prezzi dei generi alimentari hanno fatto diventare la vita ancora più difficoltosa a tutti quei pensionati che già facevano dovevano metterci grande impegno nell’arrivare alla fine del mese.
Il nostro paese, difatti, è uno dei Paesi europei dove le tasse sono più elevate e anche i pensionati non possono evitare la tassazione, ormai divenuta asfissiante. Per tale motivo svariati precettori di trattamento pensionistico tentano di riflettere su come fare per evitare di dover retribuire tutte queste tasse.
Allerta INPS: se non fai questa operazione entro il 30 Aprile ti tolgono i soldi
Una delle strategie scelte più spesso dai pensionati italiani è quella dello spostamento di denaro all’estero. Come detto già prima, in molti Paesi esteri la tassazione non è così elevata come in Italia ed è per tale motivo che i pensionati prediligono recarsi in qualche altro Stato per beneficiare meglio della propria e sudata pensione.
Se si opta per la dislocazione all’estero, infatti, si evita la doppia tassazione, anche se su tale aspetto vale la pena sottolineare il recente intervento da parte dell’INPS.
Per eludere la doppia imposizione fiscale è difatti essenziale anche procurarsi la cittadinanza del Paese in cui ci si è trasferiti. E si ha la necessità diprovvedere a comunicare all’INPS i questa azione. Per fare in modo che la proibizione di doppia tassazione sia concretamente attiva, la certificazione che testimonia la cittadinanza del nuovo Paese di residenza e deve essere esibita regolarmente.
Però, se questa è realmente il proposito dell’INPS potrebbe giungere un problema non banale per tutti i pensionati che si sono spostati nel paese in questione. Sinora, infatti, la pensione dei cittadini italiani che abitano, per esempio, nei vari paesi dell’Est Europa non erano sottoposte a tassazione dall’Italia.
Ora le cose cambiano e tali soggetti sono tenuti a presentare la documentazione di cittadinanza di tali paesi entro il 30 aprile. In caso opposto la tassazione verrà avviata su tutti i mesi di tale prima parte del 2023, ovvero da gennaio ad aprile.
Cinzia Arienzo
Esperta in casa e giardinaggio: i suoi articoli sono letti e richiesti in tutta Italia date le sue ottime capacità di scrittura.
