Il rame non è stato il primo metallo utilizzabile fisicamente e praticamente ma corrisponde alla prima variante realmente inquadrata per gli utilizzi più disparati, in quanto già società e civiltà molto antiche si sono rapidamente specializzate nella produzione di leghe che ne fanno ricorso. Il rame, unitamente ad altri metalli più pregiati, viene infatti considerato essenziale al giorno d’oggi come all’epoca e corrisponde in linea di massima a qualsiasi elemento metallico, dalle posate alle monete, che molto spesso contengono questo metallo. Ma quanto vale il rame usato sul mercato?
Ecco quanto vale il rame oggi: incredibile, nessuno se lo aspettava!
Resta un risorsa che pur non avendo un valore delimitato dal mercato economico, viene spesso utilizzato nell’ambito delle economie più disparate, tanto quelle “Ufficiali” che quelle “sommerse”. Gli utilizzi sono diversificati fin dall’epoca antica, in quanto è stato il primo metallo lavorato per le armi ed oggetti di uso comune (l’oro e l’argento sono stati quasi immediatamente disposti ad altri usi, essendo percepiti come più pregiati, ma anche nativamente più fragili).
Il valore del rame viene determinato dalla richiesta del mercato, e può avere quotazioni anche molto diversificate, ma molto dipende anche dalla reale necessità di utilizzo.
Impiegato per gli utilizzi più disparati, è ancora uno degli elementi più inflazionati nell’ambito conduttivo, ad esempio nell’ambito dell’elettricità e dei collegamenti, nonchè come accennato elemento fondamentale per buona parte delle leghe metalliche.
Il valore è oggi in sensibile aumento, anche se la diffusione è molto importante, il che non rende possibile concretamente arricchirsi con del rame, salvo possedere quantità ingenti di questo metallo che è noto per l’importante duttilità e capacità di utilizzo.
Al kg può essere venduto da 4 fino a 9 euro, anche se in svariati contesti la valutazione può essere anche molto superiore con la nuova affermazione dei metalli nell’ambito economico.