Bonus ristrutturazione 2023: ecco tutti i lavori ammessi e come fare domanda

In Italia sussistono vari problemi di natura concettuale ma anche pratica inerenti alle abitazioni, che sono spesso non regolarizzate adeguatamente (da molti anni viene caldeggiata una riforma sul catasto, mai realmente attualizzata, ad esempio), quindi l’interesse da parte dello stato è quello di conferire quando possibile varie forme di agevolazioni come bonus che permettono opere di ristrutturazione regolarizzate attraverso vari vantaggi, concetto che è stato confermato anche per il 2023.

Bonus ristrutturazione 2023: ecco tutti i lavori ammessi e come fare domanda

Esistono da sempre o quasi i cosiddetti ecobonus, definizione che identifica una forma generica di agevolazione inerente a lavori che possono riguardare varie tipologie di ristrutturazione. Dal 2020 fino ad oggi è stata molto impiegata la forma di bonus inerenti al miglioramento delle classi energetiche dei locali. Il Superbonus però è stato fin troppo abusato anche da attività ed utilizzi illeciti, e per questo la portata è stata ridotta.

L’attuale Bonus Ristrutturazione ne risulta essere una forma ridotta, ma comunque molto utile, come confermato dall’Ultima legge di bilancio.

E’ bene specificare che questo bonus potrà essere usufruito a partire da lavori che iniziano dal 16 febbraio 2023 esclusivamente tramite detrazione e non più come cessione del credito o sconto in fattura.

Rientrano nella detrazione, che copre il 50 % dei lavori fino a 96.000 euro, i vari lavori che sono inerenti alla riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, oltre che al già citato step di miglioramento di classi energetiche.

E’ compatibile con la ristrutturazione o sostittuzione di infissi, innesti e serramenti, oltr eche di pavimenti, e di qualsiasi opera di tinteggiatura.

Il  bonus tramite detrazione per i lavori recenti sarà utilizzabile per i lavori fino al 31 dicembre 2024: sarà possibile richiederlo attraverso il consueto e consolidato modello 730 o il Modello Unico, quindi attraverso la dichiarazione dei redditi, se gli interventi sono legati al contesto del risparmio energetico sarà necessario inviare una comunicazione al sito ENEA entro 3 mesi dalla fine degli stessi.

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