Buoni fruttiferi postali e conti deposito a confronto: quale conviene?

Buoni fruttiferi postali e conti deposito sono due strumenti di risparmio molto diffusi tra i risparmiatori italiani. Entrambi sono considerati sicuri e affidabili, ma quale dei due conviene di più? In realtà, la risposta dipende dalle esigenze e dalle preferenze individuali di ciascuno. Ognuno di noi ha le proprie necessità, le quali non sono rapportabili agli altri.

I buoni fruttiferi postali sono titoli di stato emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono considerati uno strumento di risparmio sicuro e garantito dallo Stato, con un rendimento annuo di circa il 1,5%. I buoni fruttiferi postali hanno una durata prefissata, che va da 2 a 20 anni, e non è possibile riscattarli prima della scadenza. Inoltre, non sono soggetti a tassazione se riscattati alla scadenza.

I conti deposito, invece, sono prodotti offerti dalle banche e dalle istituzioni finanziarie. Consistono in un deposito di denaro a un tasso di interesse prefissato, che può essere vincolato o non vincolato. Nel primo caso, il denaro depositato non è disponibile fino alla scadenza del vincolo, che può variare da pochi mesi a diversi anni. Nel secondo caso, invece, il denaro è disponibile in qualsiasi momento, ma il tasso di interesse è generalmente più basso.

Buoni fruttiferi postali contro i conti deposito: quale fra le due forme di investimento sono più favorevoli?

Non è semplice rispondere alla domanda se siano meglio i buoni fruttiferi postali o i conti deposito. Quale dei due strumenti conviene di più dipende in maniera stretta dalle esigenze e dalle preferenze di ciascuno. Se si ha la possibilità di vincolare il denaro per un periodo di tempo definito, i conti deposito vincolati possono offrire un tasso di interesse più elevato rispetto ai buoni fruttiferi postali.

Inoltre, i conti deposito offrono maggiore flessibilità, permettendo di prelevare il denaro in qualsiasi momento. Però, sono validi nel lungo periodo, perciò calcoliamo un minimo di maturazione di interesse pari a dieci anni. Tuttavia, se si cerca uno strumento di risparmio sicuro e garantito dallo Stato, i buoni fruttiferi postali possono essere la scelta migliore, soprattutto se si ha un conto corrente in posta.

In questo modo, si può tenere sotto controllo sia il conto corrente normale sia l’andamento dei buoni fruttiferi postali. Come abbiamo già detto, il tasso oscilla in base ai risparmi e all’andamento del mercato e si attesta sull’1,5%. La percentuale non è elevata, come si può notare, però è pur sempre un piccolo contributo utile a raggranellare qualche soldo in più.

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Articolista, Copywriter, Ghostwriter: ossessionata dalla scrittura, dal web e dai libri. Ma amo anche la natura e il silenzio.