Il prosciutto cotto è uno degli alimenti più amato dagli italiani e per questo molto consumato, ma la domanda che in tanti si pongono è se mangiare prosciutto cotto tutti i giorni è salutare oppure no ed a questo dilemma c’è la risposta della medicina che riportiamo successivamente.
Cosa succede a mangiare prosciutto cotto tutti i giorni? Risponde la medicina
Anche il prosciutto cotto è pericoloso come le sigarette. Ad affermarlo è l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). Secondo un documento dell’International Agency for Research on Cancer, infatti, le carni lavorate sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che possono causano il tumore, allo stesso livello di fumo, alcol, arsenico e benzene.
Le carni pericolose sono quelle trasformate tramite i processi che ne aumentano il sapore e allungano la conservazione come salatura, stagionatura e fermentazione affumicamento. In questo gruppo di carni ci sono quelle in scatola, hot dogs e insaccati e logicamente vi entra anche il prosciutto cotto.
Ci sono i nitriti nel prosciutto cotto?
Nel prosciutto cotto si trovano molti ingredienti comuni come sale, aromi spesso non naturali, zucchero, ma anche destrosio, saccarosio, ascorbato di sodio, glutammato monosodico e nitrito di sodio.
Il prosciutto cotto contiene nitriti che sulle etichette sono riconoscibile dalla sigla E250. I nitriti si aggiungono per eliminare il rischio di presenza di botulino.
L’International Agency for Research on Cancer classifica i nitriti come potenziali cancerogeni di classe 2A: non sono direttamente responsabili, se non dopo un uso eccessivo o prolungato o se associati ad sostanze a rischio. I nitriti aggiungono sapore e intensificano il colore rosato del prosciutto.
Cosa provocano i nitriti
Specificato che i nitriti sono potenzialmente cancerogeni se assunti in grande quantità, va anche detto che se ciò accade aumentano il rischio di tumori specifici a livello esofageo e gastrico.
In un ambiente acido, come quello dell’interno dello stomaco, i nitriti reagiscono con le ammine presenti nelle proteine animali generando dei composti altamente cancerogeni, le nitrosammine.
La loro presenza è favorita anche dalla salivazione orale, oltre che dal pH gastrico.