Proxima Centuari B: Il pianeta della Morte secondo gli studiosi

Proxima B alias “Il gemello della Terra” potrebbe non essere cosi ospitale come si pensava in passato al momento della sua scoperta. Collocato a 4 mila anni luce dalla Terra, ruota attorno alla stella Proxima Centauri nella costellazione del Centauro.

C’è vita su Proxima B? Gli scienziati dicono NO!

Il pianeta potrebbe essere meno abitabile di quanto avessimo pensato. Secondo alcune ricerche e studi condotte sulla nana rossa, è emerso che nella fase iniziale di formazione vi sono stati cosi tanti raggi X e gas oltre che radiazioni ultraviolette caratterizzate da una luminosità notevole da impedire alla vita di nascere ed evolversi, eventi che sono durati dai 300 ai 400 milioni di anni. 

Proxima B Centauri è collocato ad una distanza pari ad un ottavo di quella tra Mercurio e il Sole e quindi è continuamente bombardato dalla sua stella. Tale fenomeno potrebbe strappare in un certo senso l’atmosfera del corpo celeste roccioso rendendolo inabitabile. 

Raggiungere Proxima B è possibile?

Con i motori di cui disponiamo oggi impiegheremmo 100 mila anni per raggiungere il pianeta e considerando che è esposto ad una dose massiccia di raggi ultravioletti, non è l’ideale fare una vacanza su Proxima B. Si spera che tra 20 o 40 anni l’uomo possieda la tecnologia necessaria per viaggiare ad una velocità di almeno la metà di quella della luce per raggiungere almeno i pianeti vicini. 

Di recente Stephen Hawking e il miliardario russo Yuri Milner hanno donato 100 milioni di dollari per lo sviluppo di una tecnologia che spinga l’uomo nello spazio ad una velocità di almeno 50 mila chilometri al secondo, ciò permetterebbe di avvicinarsi a Proxima B in 20 anni terrestri. 

Inizialmente le ipotesi erano che:

  • Il pianeta è totalmente ricoperto di acqua
  • Il pianeta presenta degli oceani come i nostri
  • Il pianeta presenta una piccola quantità di acqua ma allo stato liquido

Se gli studi condotti di recente risultassero validi,nessuna delle 3 ipotesi potrebbe essere presa in considerazione e quindi Proxima B come Marte e molti altri pianti potrebbe non contenere acqua sufficiente per l’evoluzione della vita se non addirittura risultare un pianeta totalmente roccioso. 

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